Poco più a sud di Greve, su un colle alto quasi 500 metri, sorge il paese di Panzano. Esso fu per secoli il centro più popoloso della Val di Greve. Già popolato in epoca romana (si ricorda il nome di Flaccianus), si sviluppò in epoca longobarda e franca. Panzano conserva, meglio di tanti altri borghi, l’aspetto di villaggio fortificato: la disposizione architettonica è quella dei castelli medievali, una cinta muraria esterna interrotta da torri che racchiude il cassero. Questo è al centro del borgo, piuttosto elevato e di forma quadrata: attorno ad esso venne costruito probabilmente dai Firidolfi il castello, che servì alla Repubblica Fiorentina per difendere il territorio dalle incursioni senesi.
Altri edifici conservano strutture medievali e il borgo esterno, sorto a partire dal XII secolo lungo la via di acceso, divenne presto un mercatale.
Panzano (foto www.panzano.com)
Della vecchia parrocchiale di Santa Maria non rimane nulla perché venne rifatta in stile neoclassico. Per il campanile è stata usata una torre dell’antica cinta muraria.
Si trova a circa un chilometro da Panzano ed ha la forma di una tipica pieve della campagna toscana. La facciata è occupata da un porticato sostenuto da cinque arconi. L’interno, a tre navate, risale probabilmente al XII secolo, ma la chiesa è già citata in documenti risalenti al X secolo. Le navate sono divise da archi a tutto sesto sostenuti da pilastri, come da tradizione, senza capitelli e di forma squadrata. Alcune interessanti opere d’arte vi sono conservate: sull’altare maggiore il bel trittico di Mariotto di Nardo del 1421 rappresentante la Madonna col Bambino con ai lati i Santi Francesco, Giovanni, Eufrosino, l’evangelizzatore del Chianti, e Lorenzo; a metà della navata sinistra il prezioso dossale duecentesco del pittore fiorentino Meliore di Jacopo: la bellezza delle linee e la brillantezza dei colori ne fanno una delle opere più interessanti del periodo.
Pieve di San Leolino con le sue 3 absidi (foto www.storiaecultura.it)
Una nota caratteristica di questa pieve è il bel chiostro trecentesco formato da colonne di mattoni su cui poggia il tetto spiovente.
Lo spedalingo di Santa Maria Nuova, Leonardo Buonafede, volle riunire i beni che l’ospedale aveva in quel territorio, cosicché la Pieve divenne dal 1508 un’operosa fattoria. Lo stemma del glorioso ospedale, una semplice stampella, campeggia in vari punti della chiesa, ad esempio nei tabernacoli ai lati dell’altare maggiore.
Nella vallata che si trova a sud di Panzano sorge Santa Lucia in Faulle, proprietà dal 1739 della famiglia Di Napoli Rampolla. La chiesa venne restaurata nel 1725 e poi sostituita con una cappella eretta nel 1946. Al casale medievale con le merlature e la torre mozza venne aggiunta nel Settecento la villa padronale.